Il prezzo della libertà
Direzione "catastrofe", verso una non-civiltà
Gli esseri umani amano l’uguaglianza assai più della libertà, e della libertà spesso non gliene importa un bel nulla.
Costa troppi sacrifici, troppa disciplina, e non è forse vero che si può essere uguali anche in stato di schiavitù? Quasi ciò non bastasse, il concetto di uguaglianza non lo comprendono.
Per Uguaglianza la democrazia intende l’uguaglianza giuridica, l’uguaglianza che deriva dal sacro principio «la Legge è uguale per tutti».
Non l’uguaglianza mentale e morale, l’uguaglianza di valore e di merito. Non il pari merito d’una persona intelligente e di una persona stupida, il pari valore di una persona onesta e d’una persona disonesta. Quel tipo di uguaglianza non esiste. Se esistesse, non esisterebbe la Vita. Non esisterebbe l’individualità e saremmo tutti identici come automobili uscite da una catena di montaggio.
Il guaio è che la democrazia aiuta gli ignoranti e i presuntuosi a negare questa verità. Li aiuta con la demagogia e il populismo. Risultato, qualsiasi incapace può presentarsi candidato e venire eletto. Magari con una valanga di voti. E visto che molti esseri umani non sono Leonardo Da Vinci o San Francesco, a rappresentare l’elettorato sono spesso gli incapaci.
Infatti chi, se non loro, è il primo responsabile della catastrofe che stiamo vivendo? Chi, se non loro, sta consegnando la nostra civiltà a una non-civiltà?
Oriana Fallaci intervista sé stessa - L'Apocalisse