Non doveva andare così. Ma non è ancora finita. Possiamo e dobbiamo liberare Julian Assange. Perché se non c’è libertà di parola per lui, non ci sarà libertà di parola neppure per noi.
Al ministro britannico della Difesa sfugge una frase sugli aiuti militari di Roma a Kiev. Se confermata, la notizia smentirebbe le dichiarazioni del nostro governo, quando disse “mai armi offensive: noi non siamo in guerra con i russi”.