Il primo uomo con un chip nel cervello

Permessi, scuse, speranze e realtà

Domenica 28 gennaio 2024 è stato impiantato con successo il primo chip (il Telepathy di Neuralink) nel cervello di un essere umano.

Il permesso per avviare la sperimentazione umana era stato ottenuto a settembre; meno di un anno fa dava l'ok anche la FDA.

La scusa, indubbiamente nobile, è dare una vita migliore alle persone paralizzate che, attraverso il pensiero, potranno controllare telefono e computer; la speranza, altrettanto dignitosa, è consentire a persone con disabilità come Stephen Hawking di "comunicare più velocemente di un banditore".

La realtà sarà molto più grande (ma non grandiosa) e, allo stato attuale, di portata del tutto imprevedibile.

Su una cosa soltanto invece non vi sono dubbi: il transumanesimo è iniziato.