Viviamo nella società del controllo, e va bene così

Buon risveglio.

L'ho appena fatto, lo consiglio anche a voi: rivedete il film Matrix.

Non tutta la trilogia, se non ne avete il tempo: basta il primo. Dentro c'è tutto quel che si vorrebbe augurare a qualcuno: il risveglio della coscienza.

D'altronde il secondo e il terzo film non fanno altro che completare (e spesso, ripetere) il discorso, che è alquanto semplice e ancora attuale: viviamo nella società del controllo.

Purtroppo per la maggior parte di noi, nonostante questa consapevolezza, va bene così.

Il quarto film poi è del tutto ironico, non solo perché scimmiotta i reboot ritenuti (a mio avviso, giustamente) una mera forma di produzione di "denaro facile", ma anche perché a vent'anni di distanza dalla conclusione della trilogia, le persone non sono appunto cambiate. Al popolo piace essere schiavo del sistema.

Ho deciso di trascrivere i passaggi più significativi per poi pubblicarli qui, uno al giorno, per tutto il mese di Febbraio. Non solo per ritrovarli più facilmente quando ne avrò voglia, ma anche per dare a tutti la possibilità di rifletterci su con calma, un poco alla volta, senza bisogno di rivedere i film.

Buon risveglio.


 

So perché sei qui. So cosa stai facendo. So perché non dormi. So perché vivi da solo e perché, una notte dietro l'altra, lavori al tuo computer. Tu stai cercando lui. Lo so perché a suo tempo ho cercato la stessa cosa. E quando lui ha trovato me mi ha detto che non cercavo qualcosa di preciso, ma che cercavo una risposta. È la domanda il nostro chiodo fisso. È la domanda che ti ha spinto fin qui. E tu la conosci, come la conoscevo io.

Sei qui perché intuisci qualcosa che non riesci a spiegarti. Senti solo che c'è. È tutta la vita che hai la sensazione che ci sia qualcosa che non quadra, nel mondo. Non sai bene di che si tratta ma l'avverti. È un chiodo fisso nel cervello. Da diventarci matto.

Matrix, 1999

Tutto comincia da questo: porsi le domande è l'unico modo per crescere. Non dobbiamo smettere mai di domandarci il perché delle cose, e di sforzarci poi di cercarne le risposte.


 

Matrix è ovunque: è intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L'avverti quando vai al lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità.

Quale verità? Che tu sei uno schiavo, Neo. Come tutti gli altri, sei nato in catene, sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha mura, che non ha odore. Una prigione per la tua mente.

Matrix, 1999

In pratica è il mito della caverna di Platone. Vecchio 2.400 anni ma così attuale nel suo impiego per il controllo della popolazione. Oserei dire che funziona persino meglio del panem et circenses degli antichi romani, in quanto si attua con la semplice comunicazione; d'altronde oggi, con gli smartphone sempre in tasca, arrivare a ogni singolo cittadino, ovunque esso si trovi, è più semplice che mai.


Quello che sappiamo per certo è che un bel giorno, all'inizio del Ventunesimo secolo, l'umanità intera si ritrovò unita all'insegna dei festeggiamenti. Grande fu la meraviglia per la nostra magnificenza mentre davamo alla luce I.A., la cui sinistra coscienza produsse una nuova generazione di macchine.

Ancora non sappiamo chi colpì per primo, se noi o loro. Sappiamo però che fummo noi ad oscurare il cielo.

Matrix, 1999

Ingenuo parlare di coincidenze.

Corriere Della Sera: Bill Gates vuole «oscurare» il Sole per combattere il cambiamento climatico

Focus, Stephen Hawking: «Un'AI super intelligente sarà estremamente brava a raggiungere i suoi obiettivi, e se questi non saranno allineati ai nostri, saremo nei guai. Probabilmente non calpestate le formiche per cattiveria, ma se siete responsabili di un progetto idroelettrico sostenibile e c'è un formicaio nella regione che dovete allagare, andrà a finire male per le formiche. Cerchiamo di non mettere l'umanità nella posizione delle formiche».


Mai liberare un individuo che ha raggiunto una certa età. È pericoloso. Il cervello stenta a rifiutare il passato.

Matrix è un sistema, Neo. E quel sistema è nostro nemico. Ma quando ci sei dentro ti guardi intorno e cosa vedi? Uomini d'affari, insegnanti, avvocati, falegnami.... le proiezioni mentali della gente che vogliamo salvare. Ma finché non le avremo salvate, queste persone faranno parte di quel sistema, e questo le rende nostre nemiche. Devi capire che la maggior parte di loro non è pronta per essere scollegata. Tanti di loro sono così assuefatti, così disperatamente dipendenti dal sistema, che combatterebbero per difenderlo.

Matrix, 1999

Mi ricorda le spie della Seconda Guerra Mondiale: spesso era l'insospettabile vicino di casa. O, più di recente, è stato l'uomo sul balcone a denunciare l'amico che infrange il Lockdown.

La storia si ripete ciclicamente: creando "un noi" e "un loro", la popolazione si controlla molto più facilmente. Ricordate: «siamo forti solo se uniti: deboli, se divisi».


Vede... io so che questa bistecca non esiste. So che quando la infilerò in bocca Matrix suggerirà al mio cervello che è succosa e deliziosa. Dopo nove anni sa che cosa ho capito? Che l'ignoranza è un bene.

Sono stanco, Trinity. Stanco di questa guerra. Stanco di lottare. Stanco di questa nave, di sentire freddo, di trangugiare quella brodaglia nauseante tutti i giorni. Se lui ci avesse detto la verità, lo avremmo invitato a infilarsela nel culo quella pillola rossa.

Non è vero, Cypher, lui ci ha liberati tutti.

Liberati? Questa la chiami libertà?

Matrix, 1999

In questo processo che ho definito di "risveglio" va fatto notare anche questo passaggio. La comprensione porta inevitabilmente al dolore. Richiede forza, coraggio; e anche resilienza, parola oggi troppe volte abusata.

Il percorso non è uguale per tutti, e perdersi è più facile che seguire la rotta. Ma è un po' come la fede in Dio: se cel'hai, ogni paura svanisce perché credi in un disegno molto più grande: tutto assume uno scopo.


Desidero condividere con te una geniale intuizione che ho avuto, durante la mia missione qui. Mi è capitato mentre cercavo di classificare la vostra specie.

Improvvisamente ho capito che voi non siete dei veri mammiferi: tutti i mammiferi di questo pianeta d'istinto sviluppano un naturale equilibrio con l'ambiente circostante, cosa che voi umani non fate.

Vi insediate in una zona e vi moltiplicate, vi moltiplicate finché ogni risorsa naturale non si esaurisce. E l'unico modo in cui sapete sopravvivere è quello di spostarvi in un'altra zona ricca.

C'è un altro organismo su questo pianeta che adotta lo stesso comportamento, e sai qual è? Il virus.

Gli esseri umani sono un'infezione estesa, un cancro per questo pianeta: siete una piaga. E noi siamo la cura.

Matrix, 1999

Come dargli torto?


So che mi state ascoltando. Avverto la vostra presenza. So che avete paura di noi. Paura di cambiare.

Io non conosco il futuro, non sono venuto qui a dirvi come andrà a finire. Sono venuto a dirvi come comincerà.

Adesso appenderò il telefono, e farò vedere a tutta questa gente quello che non volete che vedano. Mostrerò loro un mondo senza di voi, un mondo senza regole e controlli, senza frontiere e confini. Un mondo in cui tutto è possibile. Quello che accadrà dopo dipenderà da voi e da loro.

Matrix, 1999

Così semplice, eppure così difficile da comprendere. È il popolo - è sempre stato il popolo - l'unico e il solo col potere di cambiare le cose. Un potere che ci è stato tolto distorcendo il significato di una parola in cui tutti crediamo di aver fondato il nostro governo: Democrazia.

Parola che Alessandro Barbero ha per altro spiegato molto bene lo scorso settembre (ed è anche il motivo per cui il suo programma non è andato oltre la prima puntata).


A me interessa una cosa sola: il futuro. E il solo modo per raggiungerlo è insieme.

Vedi quegli uccelli? A un certo punto un programma fu creato per dirigerli. Un programma fu creato per gestire e disciplinare alberi e vento, alba e tramonto. Programmi che girano ovunque, intorno a te. Quelli che funzionano, che fanno ciò per cui sono stati creati, sono invisibili. Potresti perfino credere che non esistono. Di altri, invece...senti parlare di loro di continuo. Ogni volta che qualcuno ti ha detto di aver visto un fantasma, o un angelo; di vampiri, licantropi o di alieni, era il sistema che assimilava invece un programma che stava facendo qualcosa che non avrebbe dovuto fare.

Che cosa vogliono tutti gli uomini di potere? Maggior potere.

Matrix (2) Reloaded

Per questo illuminante discorso cito due libri:


In seguito, conoscendo le regole, io sapevo bene quel che avrei dovuto fare, ma non l'ho fatto. Non ci sono riuscito. Mi sono sentito obbligato a restare, obbligato a disobbedire.

Noi siamo qui perché non siamo liberi. Di sottrarsi a questo dato di fatto non c'è ragione. Nel negarlo non c'è scopo.

Perché sappiamo entrambi che senza scopo noi non esisteremmo. È lo scopo ad averci creati. Ci connette. Ci motiva. Ci guida. Ci vincola.

Matrix (2) Reloaded

Senza scopo, cosa saremmo? Si può dire di vivere pienamente una vita senza darle un significato che trascenda il visibile?


Chi ha il tempo? Ma se non ce lo prendiamo mai, il tempo, quando mai lo avremo, il tempo?

Sapete, esiste un solo principio costante, un solo principio universale, ed è l'unica, autentica verità. La causalità. Azione, reazione. Causa ed effetto. E non comincia con una scelta: questa è solo un'illusione creata e posta tra chi ha potere e chi non ne ha.

Quale ne è la ragione? Presto non ha più importanza. Presto i perché e le ragioni evaporano, e ad avere importanza resta solo l'emozione in sé. Ecco, questa è la natura dell'universo. La verità è che noi siamo, assolutamente, senza controllo. Causalità. Non c'è verso di sfuggirle. Le saremo in eterno assoggettati.

La nostra sola speranza, la nostra pace, dipendono dal capire questo, dal capire innanzitutto il perché. Il perché è ciò che differenzia noi da loro.

Il perché è la sola vera fonte di potere. Senza di essa siamo impotenti.

Matrix (2) Reloaded

Ancora una volta tornano i perché: non porseli equivale a non vivere.


L'inevitabilità del fallimento della prima Matrix mi è ora evidente quale conseguenza dell'imperfezione intrinseca dell'essere umano.

Per caso fu trovata una soluzione grazie alla quale il 99% dei soggetti testati accettò il sistema, a condizione di avere una scelta, anche se la consapevolezza di tale scelta era a livello quasi inconscio.

Benché la trovata funzionasse generava quella contraddittoria anomalia sistemica che, se non controllata, poteva minacciare il sistema stesso. Ergo, coloro che lo rifiutavano, e parliamo sempre di una minoranza, se lasciati senza controllo, potevano costituire una crescente probabilità di disastro.

Matrix (2) Reloaded

Le minoranze, ovvero quelle che un paese che si definisce democratico dovrebbe tutelare e che invece, come la storia più volte ci ha insegnato, vengono costantemente attaccate. Perché? lo abbiamo appena letto.


Ogni programma che viene creato deve avere uno scopo. Se non ce l'ha, viene cancellato. Sono andato dal Francese per salvare mia figlia.

Non avevo mai sentito un programma parlare d'amore. È un'emozione umana.

No, è una parola. L'importante è l'interazione che la parola comporta. Vedo che lei è innamorato. Sa dirmi cosa darebbe pur di mantenere viva tale interazione?

Darei tutto.

Allora forse la ragione per cui lei è qui non è molto diversa dalla mia.

Matrix (3) Revolutions

Il terzo film non ripete, bensì contestualizza quel che ha cercato di farci capire con le prime due pellicole. Perché c'è un solo motore che alimenta l'uomo: l'amore. Senza di esso la nostra vita si svuoterebbe di senso.

(nei prossimi giorni le altre due occasioni in cui viene ripresentata questa tematica)


Io non ho tempo da perdere. Vuoi fare un accordo? Te ne propongo uno io. Tu ora mi dai Neo o moriremo tutti, tutti quanti, seduta stante.

Che offerta interessante. Sei veramente disposta a dare la vita per quest'uomo?

Scommetti?

Lo farà. E, se necessario, ci ucciderà tutti quanti. E' innamorata.

Incredibile quanto il modello dell'amore sia simile a quello della demenza.

Matrix (3) Revolutions


Perché, signor Anderson? Perché si rialza? Perché continua a battersi? Pensa veramente di lottare per qualcosa? A parte la sua sopravvivenza?

Sa dirmi di che si tratta, sempre che ne abbia coscienza? È la libertà o la verità? O magari la pace? Non mi dica che è l'amore!

Illusioni, signor Anderson. Capricci della percezione. Temporanei costrutti del debole intelletto umano che cerca disperatamente di giustificare un'esistenza priva del minimo significato e scopo!

Ogni costrutto è artificiale quanto Matrix stessa. Solo la mente umana poteva inventare un'illusione come l'amore.

Matrix (3) Revolutions


Sai che disperazione e speranza hanno un codice quasi identico?

Lui odiava la mente umana e non si è mai reso conto che non ve ne frega niente dei fatti, ma solo della finzione. il mondo di cui vi importa è solo quello qui dentro (la testa): e voi umani credete a qualunque stronzata. perché? cosa da alle vostre finzioni la patente di realtà? i sentimenti. E sono più facili da controllare dei fatti.

Nella mia Matrix, peggio vi trattiamo, più vi manipoliamo, e più energia voi producete! pazzesco! stabiliamo record di produttività ogni anno da quando ci sono io, per oltretutto, zero resistenza: ognuno resta nella sua capsula, felice più di un maiale nella merda.

Per il 99,9% della tua razza questa è LA definizione di realtà: desiderio e paura, baby. Dà al popolo ciò che vuole, giusto?

Matrix (4) Resurrections

A 20 anni dal precedente, questo quarto e ultimo capitolo ci ricorda quel che è più evidente: la maggior parte di noi è ancora intrappolata nella caverna di Platone.


Perché non ti hanno epurato?

Perché io conosco il sistema; conosco gli esseri umani. È stata una vittoria, bravi. E ora? avete in mano tutte le carte perché potete fare quello che volete, in questo mondo. Coraggio, reimpostatelo. Datevi da fare. Ma vi avverto: i pecoroni, non saranno con voi. A loro piace il mio mondo. Non vogliono questi "sentimentalismi"; non vogliono libertà o emancipazione. loro vogliono essere controllati. Bramano il conforto della certezza, e ciò comporta voi due, di nuovo nelle capsule, inconsci e da soli, come loro.

Dobbiamo ricordare a tutti cosa può fare una mente libera.

L'ho scordato, è facile dimenticare.

Lui l'ha reso facile.

Matrix (4) Resurrections

Siamo arrivati alla fine di questo percorso. Altro che Repetita iuvant! gli ultimi 4 anni ce lo hanno dimostrato: né la storia né i film riescono a togliere la maggior parte di noi da quello stato di torpore in cui sono bloccate le menti. Dimenticare è oltremodo facile: possibili cause? due parole: abitudine e indifferenza.