I giovani hanno un unico dovere
Pasolini: altro non saprei consigliare ai giovani
I ragazzi sono in generale degli esseri adorabili, pieni di speranza, di buona volontà: mentre gli adulti sono in generale degli imbecilli, resi vili e ipocriti (alienati) dalle istituzioni sociali, in cui, crescendo, sono venuti a poco a poco incastrandosi. [...]
Voi giovani avete un unico dovere: quello di razionalizzare il senso di imbecillità che vi danni i grandi, con le loro solenni Ipocrisie, le loro decrepite e faziose Istituzioni. Purtroppo invece l’enorme maggioranza di voi finisce col capitolare, appena l’ingranaggio delle necessità economiche lo incastra, lo aliena.
A tutto ciò si sfugge solo attraverso una esercitazione puntigliosa e implacabile dell’intelligenza, dello spirito critico. Altro non saprei consigliare ai giovani.
E ricordare loro che i santi, gli eremiti, ma anche gli intellettuali, i pochi che hanno fatto la storia sono quelli che hanno detto di no, mica i cortigiani e gli assistenti dei cardinali.
Il rifiuto per funzionare deve essere grande, non piccolo, totale, non su questo o quel punto, «assurdo », non di buon senso. (...)
Ho nostalgia della gente povera e vera che si batteva per abbattere quel padrone senza diventare quel padrone.
Pier Paolo Pasolini, Le belle bandiere. Dialoghi 1960-1965